
CORSO DI FOTOGRAFIA
SCUOLA DI NUOVE TECNOLOGIE DELL’ARTE
PROF. ROBERTO ROSSO
LEZIONE 0
Cosa vorreste da un professore di fotografia… imparare a fotografare?
Ebbene non potrò soddisfarvi, non potrò perché la fotografia non si può insegnare e quindi nemmeno imparare da qualcun altro. La fotografia esiste già in noi, certo non in tutti allo stesso modo, ma tutti sono in grado di fotografare, solo che non sempre se ne è consapevoli. Fotografare coincide con la capacità di osservare la vita, nessuno saprà mai guardarla allo stesso modo di qualcun altro, ognuno è fotografo a suo modo. Scoprirlo e farne uso, è il passaggio più difficile. Quindi, se volete imparare a fotografare, per prima cosa, ritirate la vostra macchina fotografica, ora non serve a nulla. La prima cosa importante è imparare a guardare di fronte, sotto, sopra, dietro, saper ascoltare, saper annusare, saper toccare e camminare in questo mondo, partendo ogni giorno dalla nostra porta di casa. Più difficile di quanto possa sembrare, soprattutto oggi. La vita non è qualcosa di virtuale ed ogni istante perso è una possibile fotografia non scattata. Non serve nessun computer e nessun auricolare, noi stessi siamo sufficienti all’occorrenza.Pertanto il senso dei nostri incontri sarà quello di definire cosa sia la fotografia. Fondamentale, oggi più che mai, perché viviamo un momento in cui prevale un relativismo senza senso e fondato solo sull’opportunismo di chiaro stampo commerciale. Tutti parlano di fotografia, tutti fanno fotografia, tutti si sentono di insegnarla, ma nessuno si accorge che in realtà quella non è fotografia. Noi cercheremo di comprenderla, perché la fotografia è, qualcosa di ben definito, completa di regole chiare ed inequivocabili.
All’affermazione che la fotografia sia tutto ciò che si vuole considerare fotografia, io affermerò invece che la fotografia è la fotografia, così come la fotografia digitale può esserne solo una simulazione.
Quindi…
“Non sono per nulla interessato a quale macchina fotografica possediate, non m’interessa quali programmi conosciate, tanto meno a quante fotografie abbiate finora pubblicato, non voglio nessuna vostra creativa esibizione, voglio soltanto che voi apriate la vostra mente a qualcosa di nuovo e vi predisponiate ad ascoltare. La fotografia è un incidente, quindi, succede e non si crea. La fotografia narra, non fantastica e noi fotografiamo solo ciò che abbiamo già visto. Andremo a caccia, perché la pelle dell’orso si può vendere solo se prima si è catturato l’orso, l’orso sarà la fotografia. M’interessa la vostra curiosità, quanto sarete curiosi di trovare in voi la vostra fotografia, quanta pazienza userete per comprendere se quella che state vedendo sia veramente una fotografia, anche senza scattarla, non serve scattare se prima non si è certi di trovarsi di fronte ad un incidente, la fotografia non si fa con la macchina fotografica, la fotografia si fa con il cuore e con la mente, poi, eventualmente si userà la macchina fotografica. Per fare una fotografia possono volerci minuti, a volte anni, a volte una vita, ma solo allora sarà fotografia, cioè il vostro racconto attraverso un’immagine, tutto il resto sono solo parole spese al vento. Non è necessario essere artisti per essere fotografi, o si è una cosa o l’altra, già è difficile esserne una, immaginiamoci tutte e due. La fotografia non esibisce, la fotografia racconta, la fotografia presenta le cose, la pittura le rappresenta. La fotografia è un atto globale di relazione verso il mondo e non uno strumento per produrre opere. La fotografia restituisce ciò che uno è, ciò che uno sa, quindi, non si è fotografi se prima non si è uomini. Da voi non voglio progetti, non voglio manifestazioni concettuali, non voglio elaborazioni di alcun genere, non voglio nulla di virtuale, mi basta una fotografia che parli al vostro posto e quello che racconterà sarà la distanza che voi avrete percorso per cercarla.”
Ci sono molte cose importanti da sapere, prima di prendere in mano una macchina fotografica, prima su tutte, il perché. Fotografare vuol dire parlare attraverso le immagini, che per trasformarsi in fotografia devono essere la presentazione di ciò che esattamente succede di fronte alla macchina fotografica. Non ci sono variabili, la realtà, nel senso più semplice del termine, cioè, ciò che è, e non ciò che ci piacerebbe che fosse, è l’unico nostro referente. Non cosa, ma perché quella cosa, deve essere la nostra prima preoccupazione. Ogni fotografia è un po’ come una parola. Nello stesso modo in cui si può parlare senza senso, così, si può fotografare senza senso. Le parole sono uguali per tutti, è l’ordine che cambia il senso e da profondità al pensiero, non è la quantità, ma la selezione della parola giusta. Pensiamo a due delle più celebri…m’illumino d’immenso…chiunque le ha avute a disposizione, ma solo ad uno sono giunte con questo ordine, fotografare è la stessa cosa. Ognuno di noi ha a disposizione la vita, ma solo pochi sanno vederla. Dare un senso al proprio lavoro, parola o fotografia, dipende solo dalla consapevolezza che si ha, della forza che le parole e le immagini possono avere.
Cos’è una buona fotografia. Una buona fotografia è quella fotografia che apre una porta e invita l’osservatore ad entrare, parla di qualcosa che non si vede ma si sente, una buona fotografia ha una musica in se, una buona fotografia accende una relazione e migliora chi la guarda.
PROGRAMMA CORSO DI FOTOGRAFIA – TRIENNIO NTA
Lezioni
La memoria, la nascita della pittura, i canoni, le proporzioni
Il rinascimento e la prospettiva, la camera oscura nella storia dell’arte. Caravaggio, il 500, il 600, il 700
L’800 e la nascita della fotografia Lo sviluppo della fotografia ed il rapporto con la pittura
Le avanguardie, futurismo e dadaismo
TF- l’esposizione
TF- gli obiettivi
TF- lo sviluppo e la camera oscura
Gli autori: Man Ray, Adams, Bresson, Mappletorpe
Lettura della fotografia degli autori
La fotografia anni 70 PHOTO
La fotografia anni 80 LA PROFESSIONE DI FOTOGRAFO
Il digitale
Il contemporaneo.
La camera chiara - Roland Barthes
Lo spirituale nell’arte - Wassily Kandinsky